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SU DI LUI

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CARMELA INTERLANDI -  Pittrice

"Una persona amica sensibile e profonda. Penso che l’intestazione di un’aula della scuola di musica sia l’iniziativa più lodevole e un messaggio molto più profondo per i prossimi studenti.

Un abbraccio a tutti e un pensiero particolare a Raffaele".

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EMANUELA CARLA BOTTI - Attrice

"Buongiorno Iole

Una iniziativa davvero molto importante. La tua carezza eterna per lui.

Ti ringrazio per avermi informato

Un abbraccio"

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CRISTINA DI SIRO - Teatro addosso

"Un sognatore amabile e curioso e comunicatore semplice ma efficace. Ha avuto la fortuna di amare il suo lavoro e di svolgerlo con umiltà ma anche con piena consapevolezza dell’importanza che ha il “non dimenticare” la storia, la storia popolare, la nostra storia. Questi sono gli uomini grandi e non i grandi uomini (citazione da una canzone di Vecchioni), quelli che io preferisco".

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FRANCA OBERTI - Attivista culturale

“Durante la presentazione di un libro di Paolo Gulisano a Lecco, ho avuto la possibilità di conoscere Raffaele.

Scapigliato, pieno di brio, faceva cantare le corde del violino e si interrompeva per raccontarci storie sulla Donna lombarda. Da subito mi aveva colpito per la naturalezza della sue esibizioni. Fui invitata da lui a Quadrelli, nel piacentino, durante una serata conviviale con chi abita quel luogo d’estate. Anche lì mi stupì la sua allegria e il suo essere ovunque, sempre col violino in mano, sempre col desiderio del canto e della danza, una specie di folletto. Lo invitai alla presentazione di un’esposizione di quadri a Cernusco Lombardone. Tra una lettura e l’altra di versi e brani, io e Doriana Limena, ci fece conoscere  Raffaele con qualche suo brano tra il celtico e il medioevale.

Mi dispiace di non aver avuto altre occasioni per incontrarlo. Lui puntualmente mi mandava gli inviti. Io per motivi di salute dovevo sempe declinarli. Grazie Raffaele per aver infuso allegria ai nostri giorni talvolta tribolati”

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CATALDO RUSSO - Scrittore e drammaturgo fu insegnante e dirigente scolastico

"Sostengo con convincimento la richiesta del comitato di intitolare uno spazio all'artista ed esperto di musica antica Raffaele Nobile".

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CSA Petrarca Onlus- Villa Linterno 

" Un pensiero di gratitudine per Raffaele, poeta, ricercatore e menestrello che ci ha lasciati troppo presto. Siamo certi che anche lassù, tra le stelle, saprà rallegrare gli angeli con la sua inconfondibile ricchezza spirituale".

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GIANNI GANGAI - Pittore concettista

"L'interpretazione di Raffaele del brano tradizionale "Donna Lombarda" per voce e violino, avvenuta una sera di primavera nel giardino della Casa Merini di Via Magolfa a Milano, è quanto di più bello abbia mai assistito, ed ha contribuito ad arricchirmi la vita di gioia e speranza.

Un abbraccio fraterno a Lei e Raffaele".

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EDIZIONI DEL FOGLIO CLANDESTINO- Editore di poesia

"La cultura, la bellezza, la curiosità e la passione dovrebbero  sempre essere rese vive ed evidenti, protagoniste del quotidiano delle persone e della città. Ci si perde in faccende meno nobili e si perde di vista ciò che conta nella vita, troppo spesso".

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NIVES MARCASSOLI - Artista, disegna, dipinge e realizza sculture in vetro 

"Ho conosciuto Raffaele a Milano in occasione di inaugurazioni di mostre, spesso presso DARS. Parlammo dei numerosi progetti realizzati per il comune di Pavia e della sua incessante ricerca e raccolta di testimonianze. Di lui ricordo la delicatezza e la passione".

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LAURA MONTELEONE   - Organizzatrice di laboratori poetici

"Ho conosciuto Raffaele in una sola occasione, alla Villa Reale di Monza durante una presentazione poetica, ma si è creata immediatamente un’amicizia umana ed artistica. Raffaele aveva la passione nello sguardo, le storie sotto la pelle pronte a schizzare fuori tra le note della musica più accattivante. Avrei dovuto ospitare le sue performance al laboratorio che stavo organizzando, purtroppo il tempo della vita ha deciso altrimenti. Mi resta la presenza nel ricordo, la sua semplicità, l’attimo fuggente che in qualche modo ha fatto incrociare le nostre esistenze, e che ora mi fa essere qui a restituire lo spessore magico che può essere racchiuso anche un solo istant"e.

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MODOU GUEYE - Direttore artistico, Arti dello Spettacolo e performer

"Confesso che lui era un grande artista umile e competente, aveva un’umanità unica!!!!

Uno dei pochi che mi ha sempre trattato come persona e artista, dico questo perché spesso quando si incontra un extracomunitario ci sono una serie di stereotipi… lui è sempre stato con noi senza mai farci caso alla nostra pelle né provenienza, ci ha sempre sostenuti là dove c’era bisogno".

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EZIO BARBIERI - Professore Università Pavia

"Sostengo convintamente la vostra richiesta".

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AFRO SOMENZARI - Pittore, direttore Galleria Civica d'Arte Bedoli di Viadana, scrittore, fondatore Istituto Patafisico Vitellianese, fondatore di FUOCOfuochino (editore)

"Sono felice di sostenere l’iniziativa di intitolazione a Raffaele Nobile di una via cittadina a Voghera".

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KIKA BOHR e ANTONIO SPARZANI  "NAZIONE INDIANA" 

Sto cercando di scrivere qualcosa su un simpatico personaggio pieno di vita che incontravo ogni tanto per le vie e nelle inaugurazioni di mostre a Milano, era sempre accompagnato dal suo violino e ogni tanto da una ragazza che si mascherava da gatto. Era lui il “Gatto Teofilo” che risultava dal suo indirizzo di posta elettronico o era la sua ragazza, il “gatto”e “Teofilo”?

Un giorno, in uno di questi incontri casuali mi aveva raccontato che aveva dato lezioni di violino a mia sorella alla scuola popolare di musica di via Santa Marta. Lei non ricorda di averlo avuto come maestro, comunque aveva suonato per un po’ il violino e aveva frequentato via Santa Marta…

Realtà e fantasia si incrociavano nei suoi racconti come per i migliori cantastorie e lo si ascoltava sempre con gran piacere, come una vecchia conoscenza che si è sicuri di ritrovare improvvisamente girando l’angolo, con la felicità di sentirsi improvvisamente portati fuori dai crucci quotidiani.

Perché da tutta la sua persona rubiconda, barba e capelli lunghi, corporatura tondeggiante, emanava una grande allegria e c’era ogni volta una felicità dell’incontro, rari al giorno d’oggi. Un giorno mi ha parlato del suo orto, Raffaele viveva fuori Milano, ma non in periferia, in campagna, forse. (Ultimamente ho saputo che era di Voghera, quindi a una sessantina di chilometri da Milano). Lo immaginavo allora mentre suonava “donna lombarda” (v. ad esempio qui) uno dei suoi pezzi forti, magari all’ombra di una pergola o danzando tra le insalate e i cavoli cappucci: qualcosa di panico si sprigionava dalla sua persona. La vita quotidiana per lui si mischiava spontaneamente alla cultura. Lo trovavo spesso alla Galleria Ostrakon di Via Pastrengo a Milano. Lì, c’erano letture di poesie, mostre, presentazioni di libri in un piccolo spazio che offriva sempre novità interessanti.

A volte Dorino Iemmi lo invitava a suonare, altre volte Raffaele passava semplicemente a bere un bicchierino e a fare quattro chiacchiere. Stupiva la sua capacità di mischiare cultura “alta” e popolare senza apparenti inibizioni. Ora ho scoperto che già nell’’81 aveva scritto “L’albero del canto” e recentemente aveva pubblicato “Il testamento dell’avvelenato” un’altra piccola raccolta di canti popolari delle “quattro provincie” – un territorio dell’Appennino tra le provincie di Genova, Pavia, Alessandria e Piacenza. In realtà di queste misteriose “quattro provincie” parlava spesso nelle sue – a volte brevi altre lunghissime e piene di aneddoti – introduzioni che lui faceva prima di imbracciare il suo strumento.

Quando suonava però, nell’estasi musicale e nella danza – perché lui sembrava ballare mentre suonava – nella sua verve e con quel suono del violino allo stesso tempo sapiente e popolare, mi ricordava i violinisti di Shagall che ti portano come niente fosse sopra un tetto o in giro per il firmamento.

La sua “musica dei folletti” come la definiva a volte, (e come aveva scritto nell’astuccio dello strumento quando vendeva i suoi cd autoprodotti), non era una cosa da Walt Disney.

Ero sicura di avere qualche video o immagine di lui e ho cercato nei miei confusi archivi di tutti gli ultimi anni. Mi sono accorta che non ne avevo neanche una. Come è possibile? Forse perché quando c’era la sua presenza non si pensava a niente, ci si lasciava trascinare e incantare dal suono del suo violino, della sua voce e dai suoi lazzi, troppo felici di ridiventare bambini.”

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ASSOCIAZIONE CULTURALE TERRA INSUBRE - Attività di ricerca archeo-storica, su popoli celti, germanici e alpini, toponomastica popolazioni lombarde ed europee, preservazione dell'ambiente, tradizioni e lingue locali, gastronomia e musica

"Abbiamo appreso della bellissima iniziativa di intitolazione di una targa nella Civica Scuola di Musica di Voghera al violinista Raffaele Nobile e l'istituzione di una cattedra per l'insegnamento di musica, canto e tradizione popolare e, volentieri, diamo il sostegno della nostra Associazione all'iniziativa.

Raffaele era un nostro caro amico di Terra Insubre e un nostro assiduo collaboratore, sono diversi gli articoli a sua firma apparsi sulla nostra rivista, ricordo per esempio "Suoni e parole della tradizione lombarda" in Terra Insubre n. 58, continuato su tre puntate, e le sue partecipazioni ai nostri eventi, come relatore e come musicista.

L'insubria Festival lo ha ospitato diverse volte e, ancora oggi, serbo il ricordo di una sua improvvisazione musicale col suo magico violino, salendo sul tavolo della sala adibita a ristorante ed emozionando tutti i presenti. A Varese era stato nostro ospite, su iniziativa dell'amico Pierluigi Crola, proprio pochi giorni prima della sua scomparsa per la conclusione di un nostro progetto dedicato alla salvaguardia e diffusione della lingua lombarda e c'erano già gli accordi per un suo ritorno a Varese in primavera...

Non possiamo dunque che aderire entusiasticamente alle istanze avanzate dal vostro Comitato e, in questa occasione, vi trasmettiamo anche un nostro ricordo più "poetico" del comune amico Raffaele, a quasi un anno dalla scomparsa.

In ricordo di Raffaele Nobile

Raffaele Nobile era un nostro amico ma, soprattutto una persona preziosa

Giungeva con il suo violino e i suoi appunti alle nostre iniziative e, come il violinista cantato dal  poeta irlandese William Butler Yeats faceva ricordare, da grande cantastorie quale era, antiche legende e remote vicende, andate da secoli perdute nella memoria delle donne e degli uomini  dell'Insubria.

Lo ricordiamo e lo salutiamo il caro Raffaele, immaginandolo suonare e ballare, guidato dal suo sorriso antico e curioso e gli dedichiamo la poesia di Yeats, nella versione musicata da Angelo Branduardi, che lo racconta meglio di ogni parola degli uomini.

IL VIOLINISTA DI DOONEY

"Come le onde del mare, come le onde del mare balla la gente quando suono il mio violino".

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SUSANNA BELTRAMI - Danzatrice

"Buongiorno, innanzitutto non sapevo della scomparsa di Raffaele, e sono dispiaciutissima!!!! Ci conoscevamo davvero da tanti anni, e sempre avrebbe voluto fare delle collaborazioni con la danza, ma poi l’occasione non si è mai presentata. L’avevo incontrato in autunno al Teatro Elfo Puccini e ci eravamo riproposti di risentirci nel nuovo anno. Era una persona con un amore e una passione per la musica straordinarie!!!! Mi dispiace tanto.

Grazie per questa comunicazione e spero tanto che il Vs progetto si realizzi, Raffaele se lo merita".

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PATRIZIA DAL CHIELE - Assessore alla cultura Pontecurone  (anni '90)

"Ho conosciuto Raffaele negli anni '90. Ci recavamo spesso per lavoro a Milano e ci è capitato parecchie volte di fare il viaggio assieme in treno. Ricordo che mi raccontava della sua attività, dei suoi spettacoli per strada e nelle scuole, della sua passione per il teatro, della gioia che gli procurava l'apprezzamento del pubblico per uno spettacolo ben riuscito. Quando ebbi l'occasione di organizzare la festa patronale a Pontecurone lo invitai a riempire lo spazio dedicato ai più piccoli con un numero di teatro di strada e fu un successo.

Sono passati molti anni da allora ma il suo ricordo è ancora ben vivo. Come uno dei suoi personaggi, il "pifferaio magico", sapeva divertire e accendere la fantasia con le sue storie e la sua musica. Era un sognatore, un poeta, una persona dall'animo gentile e sensibile, una di quelle anime che cercano di migliorare il mondo e spesso ci riescono. Grazie Raffaele".

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